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Due ostie e un maggiordomo

aprile 20, 2021

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La prioressa ripete la messa

e all’uopo indossa una giacca

piumino rossa rossa

il prete cantica infra le preci

armonico i suoi ritornelli e tutto 

ha parvenza di atavico rito

di viola addobbato

bianche le ortensie di lato

e candidi anthurium a iosa

omaggiano a Lia

assunta all’eterno

(quindi ritorna)

e i mosaici ci stanno a guardare.

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Restano fuori i nuovi segni di pace

pugnetti e sgomitate dietro 

gli hublot mascherati 

trittici nel piazzale antistante.

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From → Monkeys do

2 commenti
  1. Giorgio Sollazzi permalink

    Commovente senza amvagi
    Leggendo la mi è venuto in mente il Largo e mesto della Sonata op. 10 n. 2 di Beethoven.
    Profondo, ma non strappalacrime. Si apre a mondi diversi, lontani, ma “che ritornano”.
    Mi sorprendi sempre e questo è difficile per uno che si è nutrito di poesia da 50 anni e ne ha mette di tutte.
    Scusa gli errori, ma li lascio perché fanno parte della mia vita ora sbagliata. Quindi sono me e non lo sono.
    Insomma un bel caos (non freddo).
    Un abbraccio (non temere non sto delirando)

    • Giorgio mi fa molto piacere che riesco a distrarti da questa vita caotica degli ultimi strambi tempi. Inoltre, mi fa anche molto piacere che queste poesie riescano a sorprenderti ogni volta, e ti capisco perché addirittura la poesia in genere mi annoia e ho sempre bisogno di vedute fresche, quindi ne posso godere di rado. Spero che ti sfebbri al più presto, ti abbraccio! ❤

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