A Lorena
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Eccome che hai scalato le montagne sorella Piccapietra!
E adesso, cosa vedi lassù in alto
assisa sopra il nido?
Distese di deserti che fiorificano rose
limoni mandorle e ginestre con i crochi
Sterminate pianure di sentieri tappezzati a lapislazzuli
cogli alberi sui quali si siedono i leoni
pacifici e famigli.
Col tuo viso a volte liscio come roccia di fiume
e altre corrucciato nel cipiglio
e i capelli appuntiti con il grido di battaglia
riecheggia il tuo incedere dolce e violento
ma domestico ai più fedeli.
La furia ti saliva dal terreno fino agli occhi talvolta come fiamme
poi si apriva fra le sopracciglia un fascio di luce e tutto riscendeva al tuo comando
mentre il corpo si faceva trasparente
e fluiva il tuo sangue blu, dolomitico.
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Piovono boccioli e petali di mandarava
mentre tu ci indichi là quel punto
col dito sicuro e diritto
sorridi.
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